5 PIANTE "DETOX" per il FEGATO

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5 PIANTE

5 PIANTE "DETOX" per il FEGATO

Esistono numerose piante medicinali che per tradizione popolare vengono impiegate come ?depurativi epatici". Il fegato è un organo complesso che tra le sue funzioni ha anche la metabolizzazione delle sostanze che vengono ingerite. Queste vengono trasformate tramite reazioni chimiche e rese così più facili da eliminare dal nostro organismo. Tra le piante che migliorano le funzioni fisiologiche epatiche distinguiamo due gruppi: - Piante impiegate come protezione del fegato da un eccessivo carico di tossine ed utili nel recupero della funzionalità epatica eventualmente danneggiata; - Piante che stimolano il flusso biliare.
Appartiene al primo gruppo il CARDO MARIANO, il cui principio attivo è la silimarina, contenuta nei semi in percentuale variabile tra l'1 e il 3%. Ha funzione epatoprotettiva, protegge le cellule del fegato dai danni indotti dalle sostanze tossiche, inibisce il trasporto delle stesse nell'epatocita. Ha attività antiinfiammatoria, immunomodulante ed antiossidante ed è capace di stimolare la produzione di nuovo tessuto epatico. E' controindicato nei pazienti ipertesi. Esistono in commercio anche prodotti a base di silimarina purificata; questa è in realtà una miscela di diverse sostanze, tra queste quella presente in maggiore percentuale è la silibina. Anche in questo caso il farmaco contenente la sostanza purificata è utile per la protezione del fegato dai danni delle tossine.
Il CARCIOFO, invece, presenta un'attività che lo colloca sia nel primo che nel secondo gruppo. La parte usata sono le foglie che contengono derivati polifenolici dell'acido clorogenico. Stimola la produzione di bile ed il flusso della stessa, contiene sostanze amare che stimolano il nervo vago ed è dunque indicato nei disturbi digestivi ed ha dimostrato una buona attività ipocolesterolemizzante. Per la sua attività sul flusso biliare è controindicato in persone che soffrono di calcoli biliari.
La radice di TARASSACO agisce anch'essa come stimolante del flusso e della produzione di bile mentre la CURCUMA presenta nuovamente attività mista come il carciofo. Della curcuma si utilizza la radice, ricca in olii essenziali e curcuminoidi. Migliora il flusso biliare ed ha attività antiossidante ed epatoprotettiva oltre che antiinfiammatoria. Può essere utile nei disturbi digestivi e nelle disfunzioni biliari minori. Infine il ROSMARINO, le cui foglie sono ricche di fenoli ed acido rosmarinico, è un potente antiossidante, supporta i processi di detossificazione epatica e le funzioni digestive. La sua attività protettiva sugli epatociti è paragonabile a quella della silimarina. Tra le principali piante officinali disponibili per il benessere del fegato, occorre scegliere quella più adatta al problema tenendo presente che sono sempre consigliabili dei cicli di assunzione con delle opportune pause tra questi. Infine è giusto prestare attenzione nella scelta a quelle che agiscono sul flusso biliare che devono essere evitate in tutti i casi in cui ci sono delle anomalie nella produzione o nel flusso biliare.  

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